Le lacrime scorrono vicino a BeachGrit

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Feb 09, 2024

Le lacrime scorrono vicino a BeachGrit

Di Derek Rielly 2 giorni fa "Se avessi ascoltato le persone che dicevano che il surf non faceva per me a causa della melanina che possiede la mia pelle, avrei un'esistenza diversa." Dubito che ci sia una persona che lo sia mai stata

Di Derek Rielly

2 giorni fa

"Se avessi ascoltato le persone che dicevano che il surf non faceva per me a causa della melanina che possiede la mia pelle, avrei un'esistenza diversa."

Dubito che ci sia una persona che abbia mai incontrato Selema Masekela, a parte Chas e Circe e non sono proprio sicuro di cosa sia successo lì, una specie di veleno legale acceso, anche se non oso chiederlo, che non se ne va con fermezza sotto il suo controllo. sillabare.

Facciamo un'istantanea della prima volta che ho incontrato l'identità degli sport estremi. Era il 2017 e, insieme a Chas, stavo visitando il Kelly Slater Surf Ranch a Lemoore, in California, su invito di Dave Prodan della WSL.

Ad occupare una delle panche nella vasca idromassaggio riscaldata del Surf Ranch, dopo che ci erano state assegnate le onde, c'era Sal, allora era Sal, e proprio mentre stavo per entrare nel vortice vorticoso, riscaldato a una piacevole temperatura di cento gradi e offrendomi la necessaria tregua da il freddo invernale e una possibile cura per una terribile sbornia, il suo telefono squillò.

Sal mi ha chiesto di frugare nel suo vestito colorato che era avvolto in un barile, abbastanza vestiti da suggerire, o speravo, che fosse nudo nella vasca, e di raccoglierlo.

Era Kelly Slater.

"Rispondi", mi ordinò, cosa che feci. Kelly rimase in silenzio quando sentì la mia voce, un presagio precoce della faida che sarebbe covata a fuoco lento per i successivi sei anni.

Dopo una risata e qualche risatina, Sal riattaccò. Nonostante l'adiposità estesa, ha divorato una barretta proteica dopo l'altra, informandomi delle proprietà salutari dei dolcetti con gocce di cioccolato avvolti in carta stagnola.

Le storie scorrevano come un fiume di miele e io ne sono rimasto, come tutti quelli che quel giorno giravano nella sua orbita, un fan per la vita.

Un post condiviso da pupazzo di neve (@pupazzo di neve)

Non ho più avuto notizie di Sal, sapevo solo di sfuggita che era passato a Selema, ma oggi ho visto che aveva compiuto cinquantadue anni e per celebrare l'occasione aveva scritto in modo commovente della sua vita da surfista.

La foto numero uno è stata scattata 35 anni fa da mia mamma @b2bharmony. La foto numero due è stata scattata la settimana scorsa da @patstacyfilm. Oggi, 28 agosto, è il mio 52esimo compleanno. Il diciassettenne nella prima diapositiva non aveva idea di dove lo avrebbe portato la tavola sotto il braccio. Tutto quello che sapeva era che nel momento in cui si alzò per cinque secondi su quella prima ondata a Cherry Street a Carlsbad, in California, nel 1988, la sua vita cambiò per sempre. Ne seguì la dipendenza.

Da quel giorno, una ricerca incessante del "sentimento" mi ha portato oltre i miei sogni più sfrenati e mi ha trasportato negli oceani e nei mari di tutto il pianeta. Mi ha dato amicizie profonde, significative e durature con alcuni esseri umani davvero magnifici e mi ha aiutato a creare e sviluppare una carriera di narratore di cui continuo a godere ora più che mai.

Sulla carta nulla di tutto ciò sarebbe dovuto accadere. Vengo dai St. Marks Apartments a Staten Island, New York, con un breve cameo ad Attleboro, Massachusetts. Sono figlio di un esule politico sudafricano e di un immigrato haitiano. Il surf non avrebbe dovuto capitarmi, ma è successo. Se avessi ascoltato le persone che dicevano che il surf non faceva per me a causa della quantità di melanina che possiede la mia pelle, avrei un'esistenza completamente diversa.

Non c'è altra scatola se non quella in cui la società fa gli straordinari per metterti. Diventa strano, prova qualche merda che non dovrebbe essere per te e guarda cosa succede. Oh, e già che ci sei... PRENDI CON GIOIA TUTTO LO SPAZIO CHE PUOI.

Non è questa la verità!

Lettori, contribuite con le vostre storie su Sal qui sotto. Chas, non tu.